Anoressia Nervosa

L’Anoressia Nervosa interessa l’1% circa della popolazione ((DSM-5, American Psychiatric Association 2013), con un’età media di insorgenza di 17 anni (la distribuzione in questo caso è bimodale con due picchi, a 14 e a 18 anni) ed una prevalenza del disturbo nelle femmine (con un rapporto femmine/maschi pari a 10/1).

Al di là della letteratura scientifica sul tema, tuttavia, la pratica clinica mette sempre più in evidenza che:

• vi sono molteplici casi con esordio precedente ai 14 anni e con esordio tardivo, ovvero dopo i 40 anni;
• gli individui di sesso maschile che sviluppano Anoressia Nervosa sono in aumento.

Le caratteristiche diagnostiche principali dell’Anoressia Nervosa sono tre:

1. persistente restrizione dell’assunzione di calorie che consente al soggetto, a seconda dei casi, di mantenere un peso molto basso, con diversi livelli di gravità (lieve, moderata, grave, estrema, a seconda dell’Indice di Massa Corporea – IMC);
2. intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi, spesso abbinata a condotte comportamentali specifiche che interferiscono con l’aumento di peso;
3. alterazione del modo in cui il soggetto percepisce il proprio peso e le forme del proprio corpo. A questo si aggiunge quasi sempre il mancato riconoscimento della gravità della propria condizione di sottopeso.

Nel caso di persone molto giovani, più che parlare di perdita di peso, è opportuno rilevare l’incapacità di raggiungere il peso atteso per l’età del soggetto.